Today, we commemorated the liturgical Memorial of Saint Anthony of Padua with a special Mass that was celebrated in the company of many of the Italian community for whom this holy man is greatly loved and venerated. Following the Mass, there was a procession, accompanied with singing and prayer, and then all who were present shared a meal to commemorate such a joyous day.
The text of my homily is printed below, first in Italian and then in English.
The text of my homily is printed below, first in Italian and then in English.
One of us
Celebriamo oggi la memoria di San Antonio da Padova, uno tra i più noti e amati santi. In Italia e in Portogallo, ci sono oggi grandi feste, e nelle chiese di tutto il mondo, la gente si raduna per festeggiarlo. Perché ... perché Sant'Antonio stesso si ė reso molto caro al popolo.
Fernando Martins proveniva da una famiglia privilegiata e così ha avuto la rara opportunità (in quel tempo) di poter andare a scuola. Aveva appena diciassette anni quando è entrato nella comunità dei Canonici Regolari di Sant’Agostino presso l'Abbazia agostiniana di San Vincenzo, alla periferia di Lisbona, la sua città native. E soltanto dopo la sua ordinazione sacerdotale che has preso contatto con i giovani Frati Francescani che lo hanno ispirato con la loro semplicà, e il loro stile di vita evangelica; ha poi chiesto il permesso di lasciare i Canonici Regolari e di diventare francescano. Dal momento che dinentò frate, ha preso il nome di Antonio, ispirato da Sant'Antonio Abbate, un monaco del terzo secolo che ha vissuto in Egitto orientale. Da questo momento, la sua semplicità e il suo stile evangelico di vita hanno attirato numerose persone ad avvicinarsi a lui.
Solo un cuore impegnato nella disciplina della semplicità è in grado di ascoltare con l'orecchio interno del cuore per le parole di Gesù: quella voce che ha insegnato ai primi discepoli e che insegna ancora oggi i discepoli. Quando Gesù ha scelto i settanta discepoli e li ha inviato due a due davanti a lui (Lc 10, 1), voleva che raccontassero comme l’avevano incontrato. Anche Anthony è stato inviato: da Lisbona al Marocco, dal Marocco alla Sicilia, dalla Sicilia alla Toscana, e anche lui è stato chiamato a dire a tutti quanti che aveva incontrato di Gesù.
La semplicità di Sant'Antonio gli ha permesso di stare vicino alla gente comune, e lo stile evangelico della sua vita parleva eloquentemente del tesoro della fede che teneva nel suo cuore. Sapeva molto bene che i nostri cuori sono volubili, come se avessimo il tesoro della fede in vasi di creta (cfr 2 Cor 4, 7), così possiamo capire chiaramente che ci è stato affidato un dono straordinario: l'amore del nostro Dio; questo dono straordinario non ci è dato come ricompensa per tutto ciò che noi stessi abbiamo fatto. Piuttosto, appartiene a Dio ed è dato come puro dono. Egli è colui che ha piantato in profondità dentro di noi dal giorno del nostro battesimo, non importa che possiamo essere perseguitati, colpiti o addirittura schiacciati - non importa se gli altri ci toglono i nostri beni, non ci possono togliere l'amore di Dio.
Questo è stato il motivo per cui il profeta Isaia è stato in grado di annunciare così orgogliosamente: lo Spirito del Signore Dio è su di me ... mi ha mandato a portare il lieto annunzio agli oppressi (Is 61, 1). Dio ha mandato Sant'Antonio di Padova per essere vicino alla gente, per proclamare la libertà ai prigionieri, e liberare i prigionieri ... per consolare tutti gli afflitti (Is 61, 2) e sostituire la loro angoscia e il loro dolore con la conoscenza profonda che sono infinitamente amati.
Rendiamo grazie oggi per l'esempio di fede gioiosa che ci è stato proclamato da Sant'Antonio e da tante altre persone di fede tra cui le nostre madri e i nostri padri, gli zii e le zie, le nostre amici e parenti ... e chiediamo Gesù afinche ci dà il coraggio di essere esempio di fede per il bene degli altri, in modo che tutti possano condividere il grande tesoro di conoscere Gesù risorto.
Today we celebrate the Memorial of Saint Anthony of Padua, one of the most well-known and well-loved of the Saints. In Italy and in Portugal, today there are great festivals, and in churches all over the world, people are gathering to celebrate. Why … because Saint Anthony endeared himself to the people.
Fernando Martins came from a family of privilege and so he had the rare opportunity (at the time) of being able to go to school. He was barely seventeen years old when he entered the community of the Canons Regular at the Augustinian Abbey of Saint Vincent on the outskirts of his native Lisbon but it wasn’t until he had already been ordained a priest that he came into contact with the young Franciscan Friars who inspired him by their simple, evangelical lifestyle to ask for permission to leave the Canons Regular and to become a Franciscan, and it was only once he had become a Friar that he took the name Anthony, inspired by Saint Anthony of the Desert, a third-century monk who lived in Eastern Egypt. Since that time, his simplicity and evangelical lifestyle have attracted many people to draw close to him.
Only a heart that is committed to the discipline of simplicity is able to listen with the inner ear of the heart to the words of Jesus: the voice that taught the first disciples and that still teaches disciples today. When Jesus appointed the seventy disciples and sent them ahead of him in pairs (Lk 10:1), he wanted them to tell everyone they met about him. Anthony too was sent: from Lisbon to Morocco, from Morocco to Sicily, from Sicily to Tuscany, and he too was called to tell everyone he met about Jesus..
Saint Anthony’s simplicity allowed him to stay close to the common people, and his evangelical lifestyle spoke eloquently about the treasure of faith that he held in his heart. He knew only too well that human hearts are fickle and so it is as though we hold this treasure of faith in fragile earthen vessels (cf 2 Cor 4:7) so that we may understand clearly that we have been entrusted with an extraordinary gift: the love of our God – and that this extraordinary gift is not given as a reward for anything that we ourselves have done. Rather, it belongs to God and is given as pure gift. He is the one who has planted it deep within us from the day of our baptism, and no matter how much we may be persecuted, struck down or even crushed – no matter whether others might take every possession from us, they cannot take away the love of God.
This was the reason why the prophet Isaiah was able to proclaim so proudly: the spirit of the Lord God is upon me … he has sent me to bring good news to the oppressed (Is 61:1). God sent Saint Anthony of Padua to be close to the people, to proclaim liberty to captives, and release to prisoners … to comfort all those who mourn (Is 61:2) and to replace their anguish and sorrow with the deep-seated knowledge that they are infinitely loved.
Let us give thanks this day for the example of joyful faith that has been proclaimed by Saint Anthony and by so many other people of faith, including our own mothers and fathers, our uncles and aunts, our friends and relations … and let us ask Jesus to give us the courage to be examples of faith for the sake of others, so that all people may share the great treasure of knowing the risen Jesus.
Fernando Martins proveniva da una famiglia privilegiata e così ha avuto la rara opportunità (in quel tempo) di poter andare a scuola. Aveva appena diciassette anni quando è entrato nella comunità dei Canonici Regolari di Sant’Agostino presso l'Abbazia agostiniana di San Vincenzo, alla periferia di Lisbona, la sua città native. E soltanto dopo la sua ordinazione sacerdotale che has preso contatto con i giovani Frati Francescani che lo hanno ispirato con la loro semplicà, e il loro stile di vita evangelica; ha poi chiesto il permesso di lasciare i Canonici Regolari e di diventare francescano. Dal momento che dinentò frate, ha preso il nome di Antonio, ispirato da Sant'Antonio Abbate, un monaco del terzo secolo che ha vissuto in Egitto orientale. Da questo momento, la sua semplicità e il suo stile evangelico di vita hanno attirato numerose persone ad avvicinarsi a lui.
Solo un cuore impegnato nella disciplina della semplicità è in grado di ascoltare con l'orecchio interno del cuore per le parole di Gesù: quella voce che ha insegnato ai primi discepoli e che insegna ancora oggi i discepoli. Quando Gesù ha scelto i settanta discepoli e li ha inviato due a due davanti a lui (Lc 10, 1), voleva che raccontassero comme l’avevano incontrato. Anche Anthony è stato inviato: da Lisbona al Marocco, dal Marocco alla Sicilia, dalla Sicilia alla Toscana, e anche lui è stato chiamato a dire a tutti quanti che aveva incontrato di Gesù.
La semplicità di Sant'Antonio gli ha permesso di stare vicino alla gente comune, e lo stile evangelico della sua vita parleva eloquentemente del tesoro della fede che teneva nel suo cuore. Sapeva molto bene che i nostri cuori sono volubili, come se avessimo il tesoro della fede in vasi di creta (cfr 2 Cor 4, 7), così possiamo capire chiaramente che ci è stato affidato un dono straordinario: l'amore del nostro Dio; questo dono straordinario non ci è dato come ricompensa per tutto ciò che noi stessi abbiamo fatto. Piuttosto, appartiene a Dio ed è dato come puro dono. Egli è colui che ha piantato in profondità dentro di noi dal giorno del nostro battesimo, non importa che possiamo essere perseguitati, colpiti o addirittura schiacciati - non importa se gli altri ci toglono i nostri beni, non ci possono togliere l'amore di Dio.
Questo è stato il motivo per cui il profeta Isaia è stato in grado di annunciare così orgogliosamente: lo Spirito del Signore Dio è su di me ... mi ha mandato a portare il lieto annunzio agli oppressi (Is 61, 1). Dio ha mandato Sant'Antonio di Padova per essere vicino alla gente, per proclamare la libertà ai prigionieri, e liberare i prigionieri ... per consolare tutti gli afflitti (Is 61, 2) e sostituire la loro angoscia e il loro dolore con la conoscenza profonda che sono infinitamente amati.
Rendiamo grazie oggi per l'esempio di fede gioiosa che ci è stato proclamato da Sant'Antonio e da tante altre persone di fede tra cui le nostre madri e i nostri padri, gli zii e le zie, le nostre amici e parenti ... e chiediamo Gesù afinche ci dà il coraggio di essere esempio di fede per il bene degli altri, in modo che tutti possano condividere il grande tesoro di conoscere Gesù risorto.
Today we celebrate the Memorial of Saint Anthony of Padua, one of the most well-known and well-loved of the Saints. In Italy and in Portugal, today there are great festivals, and in churches all over the world, people are gathering to celebrate. Why … because Saint Anthony endeared himself to the people.
Fernando Martins came from a family of privilege and so he had the rare opportunity (at the time) of being able to go to school. He was barely seventeen years old when he entered the community of the Canons Regular at the Augustinian Abbey of Saint Vincent on the outskirts of his native Lisbon but it wasn’t until he had already been ordained a priest that he came into contact with the young Franciscan Friars who inspired him by their simple, evangelical lifestyle to ask for permission to leave the Canons Regular and to become a Franciscan, and it was only once he had become a Friar that he took the name Anthony, inspired by Saint Anthony of the Desert, a third-century monk who lived in Eastern Egypt. Since that time, his simplicity and evangelical lifestyle have attracted many people to draw close to him.
Only a heart that is committed to the discipline of simplicity is able to listen with the inner ear of the heart to the words of Jesus: the voice that taught the first disciples and that still teaches disciples today. When Jesus appointed the seventy disciples and sent them ahead of him in pairs (Lk 10:1), he wanted them to tell everyone they met about him. Anthony too was sent: from Lisbon to Morocco, from Morocco to Sicily, from Sicily to Tuscany, and he too was called to tell everyone he met about Jesus..
Saint Anthony’s simplicity allowed him to stay close to the common people, and his evangelical lifestyle spoke eloquently about the treasure of faith that he held in his heart. He knew only too well that human hearts are fickle and so it is as though we hold this treasure of faith in fragile earthen vessels (cf 2 Cor 4:7) so that we may understand clearly that we have been entrusted with an extraordinary gift: the love of our God – and that this extraordinary gift is not given as a reward for anything that we ourselves have done. Rather, it belongs to God and is given as pure gift. He is the one who has planted it deep within us from the day of our baptism, and no matter how much we may be persecuted, struck down or even crushed – no matter whether others might take every possession from us, they cannot take away the love of God.
This was the reason why the prophet Isaiah was able to proclaim so proudly: the spirit of the Lord God is upon me … he has sent me to bring good news to the oppressed (Is 61:1). God sent Saint Anthony of Padua to be close to the people, to proclaim liberty to captives, and release to prisoners … to comfort all those who mourn (Is 61:2) and to replace their anguish and sorrow with the deep-seated knowledge that they are infinitely loved.
Let us give thanks this day for the example of joyful faith that has been proclaimed by Saint Anthony and by so many other people of faith, including our own mothers and fathers, our uncles and aunts, our friends and relations … and let us ask Jesus to give us the courage to be examples of faith for the sake of others, so that all people may share the great treasure of knowing the risen Jesus.
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